E’ da poco iniziata la scuola e il nostro Liceo è già sulla “buona strada”, quella che porta a Modena per il Festival di Filosofia al suo quindicesimo anno!

Il primo fine settimana del 13 e 14 settembre ha visto le due classi terminali dell’Indirizzo classico coinvolte in un “viaggio” impegnativo per la mente e il cuore: partecipare al Festival della Filosofia di Modena, Carpi, Sassuolo che quest’anno è stato dedicato alla Persona.

Concetto centrale nel discorso filosofico dalla classicità ad oggi, come ci ha ricordato nel suo intervento il classicista e filologo Maurizio Bettini, invitandoci a riflettere sui rapporti di dipendenza che intercorrono tra il pensiero classico e le concezioni moderne dei diritti umani (Homo sum – il suo ultimo libro).

Parola chiave nel linguaggio giuridico nazionale e internazionale: la Persona è il referente kantiano del progetto cosmopolitico della Pace perpetua e oggi riferimento normativo delle Dichiarazioni universali a partire da quella del 1948. Sull’attualità di Kant in questa prospettiva è stata indirizzata la lezione magistrale del prof. M. Mori tenuta sulla Piazza Grande di Modena.

Come sinonimo di cittadino,la Personapubblica e privata soggetto di diritti universali civili, politici e sociali ha rappresentato il fulcro delle riflessioni di intellettuali eminenti che hanno coniugato il tema secondo una pluralità di prospettive tutte inerenti ad una bio-politica affermativa chiamata a dare risposte ai problemi e ai bisognidi tutti e di ciascuno coniugando la vita, il diritto, il sapere e la tecnica.

In questa ottica assumono valore gli interventi a cui i nostri giovani hanno partecipato nell’arco delle due giornate: il tema dei rapporti familiari di fratellanza oggetto della coinvolgente lezionedello psicanalista M. Recalcati(IlGesto di Caino); il nesso tra lavoro, sviluppo e ambientenella prospettiva dell’economia circolare e sostenibile e di una formazione permanente affrontato dall’economista E. Giovannini; il problema della disparità di genere e dei suoi costi socialinell’intervento della sociologa C.Saraceno;  la questione della libertà di scelta e della dignità della morte in quello di P. Flores D’Arcais(Il sovrano della vita) mentre il tema dello straniero nella società globale in perenne movimento è stato il fulcro dell’emozionante lezione dell’antropologo francese M.Agier.

Persona dunque come soggettocapace di riflettere su di sé, di relazionarsi in modo solidale con gli altri e di interagire con l’ambiente naturale in modo rispettoso e sostenibile. Questi gli obiettivi formativi di un’esperienza da ripetere, anzi da rendere parte integrante del progetto d’Istituto che punta a formare persone come cittadini consapevoli, liberi, aperti, pluralisti: i giovani del presente e del futuro che il Liceo si impegna con coraggio e determinazione, ogni giorno a formare.