Le classi 5AL, 5BL e 2AL del Liceo Linguistico sono partite mercoledì 25 settembre, a conclusione del lavoro dell’anno scorso su Leopardi, per un viaggio a Recanati. Un doppio movimento in realtà: il primo con l’autobus, in compagnia dei loro docenti, i proff. Stagnetti, Rondolini, Sensi, Palliani e Fornetti, ai luoghi leopardiani, il secondo interiore, seguendo gli “interminati spazi” della sua poesia. E così abbiamo ripercorso i passi del poeta nella biblioteca, guardato dalla sua finestra preferita, intimiditi dalle migliaia di volumi che riempivano le pareti. Chissà che il conte ragazzo, così desideroso di gloria, non abbia sorriso a vedere una settantina di adolescenti di Foligno in cerca delle sue tracce. Forse, se Adelaide non si aggirasse ancora per il palazzo nei suoi pantaloni sformati da uomo, Giacomo li avrebbe seguiti fino a Porto Recanati, nei resti di fine estate regalati da un sole ventoso ma ancora miracolosamente caldo. Nel frattempo, quando il museo è chiuso e torna il silenzio, dal calamaio di porcellana la penna si solleva e sulla carta fragilissima dell’aria una mano torna a scrivere, per noi fantasmi: “Sempre caro mi fu…”